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Piz Boè e Ferrata Vallon: Avventure tra Rifugi e Sentieri Facili

Aggiornamento: 26 ago

Alla scoperta del “tremila più facile delle Dolomiti”

Il Piz Boè, con i suoi 3.152 metri, è una delle vette più iconiche del Gruppo del Sella. Considerato il “tremila più facile delle Dolomiti”, è raggiungibile attraverso diversi itinerari, tra cui il suggestivo sentiero facile dal Sass Pordoi e la panoramica Ferrata del Vallon. Un’escursione che unisce paesaggi mozzafiato, rifugi accoglienti e un pizzico di adrenalina.




Accesso al Piz Boè: tra funivie e sentieri panoramici

Il punto di partenza più comodo è il Passo Pordoi, da cui si prende la funivia per il Sass Pordoi (2.950 m). Da qui, si scende alla Forcella Pordoi e si prosegue lungo il sentiero 627 verso il Rifugio Boè, situato in posizione strategica sopra la Val de Mesdì. Questo tratto è facile e ben segnalato, ideale anche per escursionisti meno esperti.


Ferrata del Vallon: emozioni in sicurezza

Per chi cerca un’esperienza più avventurosa, la Ferrata del Vallon è una scelta perfetta. L’attacco si raggiunge dalla Seggiovia Vallon, nei pressi del Rifugio Franz Kostner. La ferrata si sviluppa su terreno roccioso gradonato, con tratti attrezzati e un suggestivo ponticello sospeso vicino a una cascata.

Nonostante alcuni passaggi verticali, la ferrata è classificata come facile (grado F), adatta anche a chi è alle prime esperienze. Dopo la ferrata, si prosegue verso il Piz da Lech Dlacè e la Cresta Strenta, fino a raggiungere la vetta del Piz Boè.


Rifugi lungo il percorso: ristoro e accoglienza in alta quota

Durante l’escursione al Piz Boè, i rifugi diventano tappe fondamentali non solo per riposarsi, ma per vivere la montagna in modo autentico:


Rifugio Franz Kostner al Vallon

Rifugio Franz Kostner (2.550 m): situato in posizione panoramica sopra il Vallon, è il punto di partenza ideale per la Ferrata del Vallon. Offre piatti caldi, dolci fatti in casa e una terrazza con vista mozzafiato. L’ambiente è familiare, gestito con passione da alpinisti esperti.


Consulta il sito web del rifugio https://rifugiokostner.it/it/




Rifugio Boè


Rifugio Boè (2.871 m): immerso in un paesaggio lunare, circondato da rocce e silenzi, è una vera oasi per chi percorre il sentiero facile dal Sass Pordoi. Qui puoi gustare una zuppa calda, rifocillarti e prepararti per l’ultimo tratto verso la vetta. Il rifugio è anche punto di riferimento per escursionisti provenienti dalla Val di Fassa e dalla Val Badia.


Consulta il sito web del rifugio https://www.fassa.com/it/servizi/rifugio-boe




Capanna Fassa (sulla vetta del Piz Boè)


Capanna Fassa (3.152 m): piccolo rifugio in legno situato proprio sulla cima del Piz Boè. Nonostante le dimensioni ridotte, è un luogo simbolico: qui si celebra l’arrivo, si firma il libro di vetta e si contempla il paesaggio. È il punto perfetto per una pausa silenziosa, una foto ricordo e un momento di gratitudine.

Queste tappe non sono solo punti di ristoro: sono luoghi di incontro, di storie condivise, di emozioni vissute. Ogni rifugio ha la sua anima, e contribuisce a rendere l’escursione al Piz Boè un viaggio completo, tra natura, avventura e accoglienza.


Consulta il sito web del rifugio https://www.rifugiocapannapizfassa.com/




Panorami ed Emozioni: il respiro delle Dolomiti

Raggiungere la vetta del Piz Boè è come affacciarsi su un mondo sospeso tra cielo e roccia. Da lassù, il panorama è a 360 gradi, e ogni direzione regala uno scorcio da cartolina:

  • A sud, il Lago di Fedaia scintilla sotto la maestosa Marmolada, la regina delle Dolomiti.

  • A ovest, si stagliano le Dolomiti di Brenta, con le loro guglie aguzze e le valli profonde.

  • A nord, il Gruppo del Sella si mostra in tutta la sua imponenza, mentre il Sassolungo e il Catinaccio disegnano l’orizzonte.

  • A est, la Val Badia si apre dolce e verde, punteggiata da masi e sentieri.

Il vento in quota, il silenzio interrotto solo dal rumore degli scarponi sulla roccia, e la luce che cambia colore sulle pareti dolomitiche rendono questa escursione un’esperienza sensoriale totale. Ogni passo è un invito alla contemplazione, ogni sosta una fotografia naturale.


Consigli pratici

  • Periodo ideale: da giugno a settembre

  • Attrezzatura consigliata: scarponi, imbrago, casco (per la ferrata)

  • Difficoltà: media (sentiero facile), facile (ferrata Vallon)

  • Durata media: 3–4 ore per la salita, 2 ore per la discesa


Alcuni Video dei nostri Creator: Dany & Maurizio StepsToTheSky



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