🧗♂️ Ferrata dei Campanili del Latemar: un viaggio tra guglie dolomitiche e panorami lunari
- Follati in Parete
- 15 ago
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 18 ago
Alta quota, roccia viva e silenzi verticali nel cuore delle Dolomiti
📍 Dove si trova la Ferrata dei Campanili del Latemar?
La ferrata si sviluppa lungo le pareti meridionali del Gruppo del Latemar, tra la Forcella dei Camosci e la Forcella Grande, nel cuore delle Dolomiti altoatesine. Il punto di partenza è la stazione a monte della seggiovia Oberholz, raggiungibile dal paese di Obereggen, in Val d’Ega (provincia di Bolzano).

🚶♂️ Avvicinamento: un trekking tra boschi e pietra
Dalla stazione a monte si segue il sentiero 18 in direzione della Forcella dei Camosci. Il percorso si inerpica tra tornanti, prati alpini e ambienti rocciosi sempre più severi. Dopo circa 1h45’, si raggiunge la forcella a quota 2590 m, dove si apre la vista sulla desolata Val Sorda e sulla frastagliata catena del Latemar.
Da qui si prosegue verso la Forcella dei Campanili, seguendo il sentiero 511. Il paesaggio si fa lunare, con rocce grigie e forme bizzarre. Dopo circa 45 minuti, si arriva al cartello che segna l’inizio della ferrata. È il momento di indossare l’imbrago e prepararsi all’avventura.
🧗♀️ La ferrata: cenge esposte e guglie dolomitiche
La Ferrata dei Campanili del Latemar è classificata come moderatamente difficile, ma richiede buona condizione fisica, passo sicuro e assenza di vertigini. Il percorso si sviluppa in orizzontale lungo le pareti meridionali delle torri del Latemar, con tratti attrezzati, cenge esposte e passaggi su roccia friabile.
🔹 Tratti salienti:
Cengia iniziale sotto una guglia rocciosa, con cavo metallico come corrimano
Forcella terrosa a quota 2730 m, con passaggio esposto e cavo alto
Cengia panoramica con vista sulla Val d’Ega e sulle torri del Latemar
Passaggi su roccette e scale metalliche, alternati a tratti di sentiero
La ferrata non presenta grandi difficoltà tecniche, ma il terreno è accidentato e instabile, tipico delle Dolomiti. Serve attenzione, soprattutto in caso di umidità o nebbia.
🏞️ Il paesaggio: silenzi verticali e geometrie dolomitiche
Il vero protagonista di questa ferrata è il paesaggio. Le torri del Latemar si stagliano come sculture naturali, con forme geometriche e colori che variano dal grigio al rosato. La vista spazia dal Lago di Carezza alla Roda di Vaèl, fino al Catinaccio.
Durante il percorso si attraversano creste sospese, forcelle strette e altopiani rocciosi che sembrano usciti da un racconto lunare. È un’esperienza che unisce adrenalina e contemplazione, perfetta per chi cerca outdoor emozionale.
⏱️ Tempi e dati tecnici
Dato | Valore |
Dislivello complessivo | Circa 600-900 mt |
Quota massima | 2791 m |
Durata totale | 6–7 ore (andata e ritorno) |
Difficoltà | Moderata (EEA) |
Periodo consigliato | Giugno – Settembre |
Attrezzatura | Imbrago, casco, set da ferrata, scarponi da trekking |
🧭 Rientro: il sentiero 18 e il ritorno a Obereggen
Dopo aver completato la ferrata, si scende lungo il sentiero 18, che corre più in basso rispetto al tratto di andata. Il rientro è panoramico e meno impegnativo, ma richiede comunque attenzione. In circa 2 ore, si torna alla stazione a monte della seggiovia Oberholz.
✅ Il rientro avviene lungo il sentiero 511, passando per il Bivacco Rigatti o il Rifugio Torre di Pisa, a seconda della variante scelta
🛠️ Consigli pratici
Verifica le condizioni meteo prima di partire: la ferrata è esposta e non adatta in caso di pioggia o nebbia
Porta con te abbigliamento a strati: le temperature in quota possono variare rapidamente
Non sottovalutare la lunghezza del percorso: è una ferrata lunga, anche se non estremamente tecnica
Se sei alle prime esperienze, valuta di farla con una guida alpina
🧡 Perché fare la Ferrata dei Campanili del Latemar?
Perché è un’esperienza che unisce avventura, bellezza e introspezione. Non è solo una via ferrata: è un viaggio tra le pieghe della roccia, un dialogo silenzioso con le torri dolomitiche, un modo per sentirsi piccoli e immensi allo stesso tempo.
È perfetta per chi ama l’outdoor esperienziale, per chi cerca percorsi meno battuti, e per chi vuole vivere la montagna in modo autentico.
🏁 Conclusione
La Ferrata dei Campanili del Latemar è una delle gemme nascoste delle Dolomiti. Un percorso lungo, panoramico e ricco di emozioni, ideale per escursionisti esperti e amanti della verticalità. Se sei un Follato in Parete, questo è il tipo di avventura che ti chiama per nome.
Condividi la tua esperienza con l’hashtag Follati in Parete e raccontaci cosa hai visto, sentito e pensato tra quelle guglie silenziose.
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