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🧗‍♂️ Ferrata dei Campanili del Latemar: un viaggio tra guglie dolomitiche e panorami lunari

Aggiornamento: 18 ago

Alta quota, roccia viva e silenzi verticali nel cuore delle Dolomiti


📍 Dove si trova la Ferrata dei Campanili del Latemar?

La ferrata si sviluppa lungo le pareti meridionali del Gruppo del Latemar, tra la Forcella dei Camosci e la Forcella Grande, nel cuore delle Dolomiti altoatesine. Il punto di partenza è la stazione a monte della seggiovia Oberholz, raggiungibile dal paese di Obereggen, in Val d’Ega (provincia di Bolzano).


Campanili del Latemar
Campanili del Latemar

🚶‍♂️ Avvicinamento: un trekking tra boschi e pietra


Dalla stazione a monte si segue il sentiero 18 in direzione della Forcella dei Camosci. Il percorso si inerpica tra tornanti, prati alpini e ambienti rocciosi sempre più severi. Dopo circa 1h45’, si raggiunge la forcella a quota 2590 m, dove si apre la vista sulla desolata Val Sorda e sulla frastagliata catena del Latemar.


Da qui si prosegue verso la Forcella dei Campanili, seguendo il sentiero 511. Il paesaggio si fa lunare, con rocce grigie e forme bizzarre. Dopo circa 45 minuti, si arriva al cartello che segna l’inizio della ferrata. È il momento di indossare l’imbrago e prepararsi all’avventura.


🧗‍♀️ La ferrata: cenge esposte e guglie dolomitiche


La Ferrata dei Campanili del Latemar è classificata come moderatamente difficile, ma richiede buona condizione fisica, passo sicuro e assenza di vertigini. Il percorso si sviluppa in orizzontale lungo le pareti meridionali delle torri del Latemar, con tratti attrezzati, cenge esposte e passaggi su roccia friabile.


🔹 Tratti salienti:

  • Cengia iniziale sotto una guglia rocciosa, con cavo metallico come corrimano

  • Forcella terrosa a quota 2730 m, con passaggio esposto e cavo alto

  • Cengia panoramica con vista sulla Val d’Ega e sulle torri del Latemar

  • Passaggi su roccette e scale metalliche, alternati a tratti di sentiero


La ferrata non presenta grandi difficoltà tecniche, ma il terreno è accidentato e instabile, tipico delle Dolomiti. Serve attenzione, soprattutto in caso di umidità o nebbia.


🏞️ Il paesaggio: silenzi verticali e geometrie dolomitiche


Il vero protagonista di questa ferrata è il paesaggio. Le torri del Latemar si stagliano come sculture naturali, con forme geometriche e colori che variano dal grigio al rosato. La vista spazia dal Lago di Carezza alla Roda di Vaèl, fino al Catinaccio.

Durante il percorso si attraversano creste sospese, forcelle strette e altopiani rocciosi che sembrano usciti da un racconto lunare. È un’esperienza che unisce adrenalina e contemplazione, perfetta per chi cerca outdoor emozionale.


⏱️ Tempi e dati tecnici

Dato

Valore

Dislivello complessivo

Circa 600-900 mt

Quota massima

2791 m

Durata totale

6–7 ore (andata e ritorno)

Difficoltà

Moderata (EEA)

Periodo consigliato

Giugno – Settembre

Attrezzatura

Imbrago, casco, set da ferrata, scarponi da trekking


🧭 Rientro: il sentiero 18 e il ritorno a Obereggen


Dopo aver completato la ferrata, si scende lungo il sentiero 18, che corre più in basso rispetto al tratto di andata. Il rientro è panoramico e meno impegnativo, ma richiede comunque attenzione. In circa 2 ore, si torna alla stazione a monte della seggiovia Oberholz.


✅ Il rientro avviene lungo il sentiero 511, passando per il Bivacco Rigatti o il Rifugio Torre di Pisa, a seconda della variante scelta


🛠️ Consigli pratici


  • Verifica le condizioni meteo prima di partire: la ferrata è esposta e non adatta in caso di pioggia o nebbia

  • Porta con te abbigliamento a strati: le temperature in quota possono variare rapidamente

  • Non sottovalutare la lunghezza del percorso: è una ferrata lunga, anche se non estremamente tecnica

  • Se sei alle prime esperienze, valuta di farla con una guida alpina


🧡 Perché fare la Ferrata dei Campanili del Latemar?


Perché è un’esperienza che unisce avventura, bellezza e introspezione. Non è solo una via ferrata: è un viaggio tra le pieghe della roccia, un dialogo silenzioso con le torri dolomitiche, un modo per sentirsi piccoli e immensi allo stesso tempo.

È perfetta per chi ama l’outdoor esperienziale, per chi cerca percorsi meno battuti, e per chi vuole vivere la montagna in modo autentico.


🏁 Conclusione


La Ferrata dei Campanili del Latemar è una delle gemme nascoste delle Dolomiti. Un percorso lungo, panoramico e ricco di emozioni, ideale per escursionisti esperti e amanti della verticalità. Se sei un Follato in Parete, questo è il tipo di avventura che ti chiama per nome.


Condividi la tua esperienza con l’hashtag Follati in Parete e raccontaci cosa hai visto, sentito e pensato tra quelle guglie silenziose.


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